Organizzare un Campionato Italiano è stata impresa
encomiabile nel particolare ma lascia perplessi analizzare la cosa in generale.
E’ stato tutto bello, puntualità e precisione a mare, belle feste a terra.
Tutto perfetto nel particolare, ma, in generale, qualcosa non è andato.
Un grande evento, nazionale od internazionale che sia, deve
fare da stimolo prima e lasciare qualcosa di costruttivo dopo. Occorreva
stimolare il mondo oramai asfittico dei Crociera/Regata siciliani ed
approfittare della cosa per creare scuole di vela e potenziare quelle che ci
sono già, in modo da portare alla vela linfa nuova in termini di nuovi armatori
e di equipaggi. In realtà tutto questo non c’è stato e basta leggere le
classifiche per evidenziare la cosa. I Crociera/Regata a Catania e Siracusa
sono il lenta agonia numerica, la flotta di Palermo regge nei numeri, ma la stragrande
maggioranza dei partecipanti locali si trova nella seconda pagina della
classifica a significare l’intenzione di aumentare i numeri a scapito della
qualità tecnica. Le barche di Messina che si sono affacciate al Campionato non
erano per niente attrezzate per farlo ed hanno speso solo tempo e danaro. Assurda,
inoltre, la presenza di alcuni “residuati bellici” che rafforza la intenzione
di fare numero a qualsiasi costo.
Tutto questo va condito con la “querelle Scugnizza”, che
leva credibilità all'intero movimento. Scugnizza vince 20 giorni prima il
Campionato Europeo in Grecia . Arriva a Palermo di gran corsa perché deve
percorrere 780 miglia da Porto Carras. Appena arrivata chiede di essere
ristazzata per aver effettuato importanti variazioni alla barca.
Ma quando e
dove avrebbe fatto queste importanti variazioni se aveva giusto il tempo di
arrivare e nel tragitto non ci sono cantieri validi? Ma, aldilà di questo, perché
una barca che ha appena vinto a man bassa il Titolo Europeo in condizioni meteo
molto simili a Palermo (basta leggere gli articoli sul web), deve fare
importanti variazioni per vincere contro avversari di livello tecnico più
basso?
Delle due occorre scegliere l’ipotesi che più aggrada: o il livello tecnico
del Campionato Europeo è scarso oppure c’è del marcio in Danimarca
Grecia.
Voci delle banchine greche dicono che, al Campionato Europeo,
Scugnizza era stata misurata più volte perché alcune gole profonde affermavano che
nascondesse un gavone a poppa, costruito con una finta paratia , nel quale
imbarcava acqua prima di entrare in porto in caso di controlli di stazza. In questo modo
regatava leggera, ma in caso di misurazioni diventava più pesante. Dopo l'Europeo
, dove gli stazzatori non se la sono sentita di sfondare la barca, un armatore ha
fatto loro sapere che a Palermo avrebbe provveduto ad una protesta di stazza
accollandosi tutte le spese ed eventuali responsabilità. A quel punto, sembra che
su Scugnizza abbiano deciso di smantellare
questo ballast nascosto. Hanno diffuso la voce di aver utilizzato in Grecia un
timone in piombo che non sarebbe stato utile a Palermo.
Si lascia al lettore ogni commento in merito
ad un timone in piombo, ma sta di fatto che la barca Campione d’Europa è
arrivata solo dodicesima a Palermo. Undici imbarcazioni possono così considerarsi
tra le migliori di Europa.
Si riparte ora con qualcosa di ben più strutturato per
consolidare l’importante presente e sviluppare il futuro dei minialtura e della
Classe Platu in particolare. In monotipia conta chi è più bravo, un po’ meno
chi è più ricco.
Se hai soldi ti circondi di Campioni, ma che piacere c’è ad
averne quattro in barca? Un paio bastano e non guastano per avere un alto
livello tecnico, ma quello che stiamo organizzando permetterà a tutti di prepararsi al meglio alla rassegna iridata senza andare incontro a sforzi
insopportabili. Basterà partire da lontano e prepararsi a dovere. Non sarà un “one
shot” ma un percorso lungo un anno. Al nostro progetto potranno accedere ovviamente anche gli altri Minialtura. Ce ne sono tanti in Sicilia e gareggeranno negli stessi eventi dei Platu, per allestire una flotta comune imponente.
L’8 Ottobre si inizia con il Campionato Autunnale e ci
saranno sicuramente tante barche in quello che solitamente è tra i campionati
più affollati di Italia.
Marco Gambardella si è messo subito in moto, molti
dell’altura si sono decisi a passare ad un mondo più equo, la veleria Quantum
allestirà due o tre equipaggi guidati da Gabriele Bruni, Giuseppe “Paletta”
Leonardi e Giuseppe Angilella.
A Gennaio si riprenderà con l’Invernale, quindi tutta Italia a
Mondello ad Aprile per la prima tappa del circuito nazionale. Arriveranno i
Montefusco su Euz di Lanera e la sempre temibile Five for Fighting di Tommaso
de Bellis, quindi russi, tedeschi e svizzeri che verranno a fare un primo
assaggio dei venti locali. Per Maggio ballottaggio tra Castellamare e Trapani,
quindi a Giugno Campionato Italiano a Sciacca. La macchina organizzativa
provvederà ai trasferimenti delle barche non isolane da un posto all'altro. Come
al solito belle location dove farsi accompagnare dai propri cari in clima praticamente
già estivo.
Vincerà uno solo e questo per dare il giusto segnale all’esterno.
Si allestira inoltre una classifica “Youth” per gli equipaggi under 25 cui sarà
permesso affiancare un fuori quota. Servirà a stimolare i Circoli a fare del
loro meglio per valorizzare i giovani. Si darà spazio alle regate costiere e
percorsi di normale lunghezza in più giri in modo da poter aver sempre la
possibilità di recuperare errori tattici.
Sono queste le principali novità, ma ce ne sono tante altre.
La più significativa e importante, da comunicare con massimo anticipo, è quella
che al Campionato Autunnale ed Invernale di Palermo le proteste verranno
discusse in inglese.
Prendete nota della cosa e preparatevi. Tutto ciò servirà
sicuramente al Campionato del Mondo del 24 Settembre 2017.
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