Tutto bello alle Eolie per la Salina Sailng Week 2017. Bella la
location ( su questo non ci potevano essere dubbi), bella
l'ospitalità dell'isola in generale e degli isolani in
particolare, bello il vento che ha soffiato gagliardo per tutti i
tre giorni.
Tutta questa bellezza ha lasciato un segno indelebile in tutti
quelli che c'erano, quasi tristi alla premiazione che fosse tutto
finito.
Forbidden Colors, Comet 51S dell'armatore catanese Angelo
Mangione, sembrava fosse venuta a Salina ad ammazzare la regata.
L'Olimpionico Giuseppe Angilella, il Coppa America Giuseppe
"Paletta" Leonardi, il coach della Squadra Nazionale di Nacra
Gabriele Bruni giungono a Salina a completare il forte equipaggio
allestito dalla Veleria Millenium. Ma la cosa ha solo stimolato di
più gli altri equipaggi che hanno preparato con la stessa
meticolosità dei professionisti le loro imbarcazioni. Così si
lavora alacremente in banchina per svuotare dal superfluo, secondo
regolamento, le barche e non lasciare nulla al caso.
Nella prima giornata è previsto il Maestrale. Il canale tra Lipari
è Salina e pieno di vento già dalle prime ore della mattinata. E'
facile piazzare il campo a ridosso della costa per esaltarne la
spettacolarità. I 15 nodi che soffiano permettono il massimo dello
spettacolo. Su Forbidden Colours Angelo Mangione sbaglia poco e
quello che sbaglia viene compensato dal resto dell'equipaggio.
Chiude le due prove a bastone al primo posto ma appena dietro
nessuno demorde. Le piazze d'onore vanno all'X 38 Emile Gallè, che
l'armatore bergamasco Guido Battiston affida al messinese Davide
Foti, ed al Comet 41 catanese di Mario Zappia. Nel raggrupamento
delle barche sotto gli 11 metri sarà Standbyme di Antonio Pipitone
a regolare Essenza, Quen 34 calabrese di Romano De Paola, alla sua
prima esperienza in regate affollate. Paola, a vele bianche,
bloccherà invece Donna Rosa 2.0 di Fabrizio Mineo e MomiBlu di
Giuseppe di Lorenzo, nel raggruppamento a vele bianche.
Il vento continua a soffiare gagliardo. Il Comitato alllestisce la
partenza per una prova costiera a circumnavigare l'isola. Con
questo vento saranno dodici miglia da fare tutto di un fiato con
l'attenzione da porre ovviamente al lato sottovento di Salina,
dove gli alti coni vulcanici bloccheranno l'aria. La flotta si
fionda compatta sulla linea di partenza come se fosse una prova a
bastone. Nessuno è disposto a cedere un centimetro anche se c'è
tanta strada da fare. E' lotta tra le barche più grandi della
flotta. Skin di Nanni Pavia e Forbidden Colours viaggiano spedite,
forti delle loro generose dimensioni. Ma il gruppo è compatto.
Salvatore Maggiulli, esordiente all'evento con la sua Engi, e
Uccio Giuffrè su Profilo 2.0 sfruttano al massimo le loro grandi
vele per restare a ridosso sui battistrada. La flotta arriva al
fatidico Faro di Lingua. L'aria rallenta e poi si ferma bloccata
dalla montagna. I primi vengono raggiunti dal resto della flotta
che si ferma . E' come se dopo tanto battagliare, si cominciasse
una nuova regata con la boa di arrivo a vista ma irraggiungibile.
Salvatore Maggiulli, però, si allarga al massimo e porta la sua
Engi, piano piano, fino a Lipari. Troverà di nuovo il vento e
piomberà per primo sul traguardo, guardando il resto della flotta
che riprende lentamente velocità. Subito dietro Standbyme che
sfrutta la sua agilità per recuperare su ogni refola, forte di un
equipaggio allestito con specialisti catanesi di Beneteau 25, qui
a Salina per tenersi "caldi" per la tappa del Circuito Nazionale
di Trapani della settimana successiva.
Il vento non manca neanche nella seconda giornata di gara. Si
allestisce il campo di regata a Capo Faro. La condizioni sono
semplicemente fantastiche. Vento disteso, accelerazione sotto
l'alta parete, mare blu cobalto. Saranno di nuovo Forbidden Colour
e Standbyme a primeggiare ma scorrendo i tempi delle classifiche
si nota che i distacchi vanno diminuendo prova dopo prova, segno
che tutti stanno prendendo le misure ai leader della classifica.
Il Comitato allestisce un' altra costiera. Disimpegno verso Nord,
quindi una lunghissima poppa a fil di ruota verso Lipari, infine
rientro di bolina al Porto delle Eolie. Le costiere rimescolano le
classifiche e tutti lo hanno ormai compreso. Occorre conoscere
bene i luoghi e capire cosa accade quando ci si avvicina alle alte
e lussureggianti pareti delle Eolie. E così saranno Davide Foti e
Francesco Fulci sulla sua Kika a battere tutti, forti della loro
perfetta conoscenza dei luoghi. Fabrizio Mineo regola il
raggrupamento a vela bianche, non senza fatica anche perchè, come
sua consuetudine, regata in equipaggio doppio, solo con Gabriele
Amico.
La giornata si chiude all'insegna dell' equilibrio massimo. Tra le
barche più grandi Bluette e Forbidden Colours sono a pari punti.
Nel raggruppamento sotto gli 11 metri Standbyme ha fatto su
piccolo break su un terzetto tutto a pari punti formato da
Essenza, Mizar, First di Antonino Pollicino, e Kika. Nell'ultima
giornata, praticamente, si ricomincerà tutto da capo.
Nella giornata conclusiva, si piazza di nuovo il campo a Capo
Faro. La prova tra le boe va a Forbidden Colours, ad Essenza ed a
Paola. Il comitato allestisce immediatamente un ultima prova
costiera. Anacaona, First 40 di Simone Marziano, avrà un'altra
chance. E' stata fermata da un'avaria nella prova a bastone, potrà
rifarsi nella lunga. Si parte in direzione di Malfa, si passerà
una boa a pochi metri dalle strade del paese e si tornerà a Santa
Marina di Salina. La prova è fondamentale. Sono tutti in
pochissimi punti. Capolavoro di Emile Gallè che indovina tutto e
stoppa Skin ed Anacaona, sempre brillante nelle regate costiere.
Tra i "piccoli" Standbyme si impone bloccando ogni velleità di
Mizar e Kika. Donna Rosa 2.0 dà il massimo e sfrutta al meglio
ogni raffica.
Occorre aspettare l'ultimo equipaggio in gara. Tutti aspettano il
responso del computer che puntuale arriva immediatamente dopo la
fine di ogni prova. La classifica generale va a Forbidden Colours
per solo mezzo punto su Emile Gallè e due punti su Bluette.
Standbyme si impone nella classifica generale del raggruppamento
delle barche sotto gli 11 metri. Paola, costretta al ritiro
nell'ultima prova, si impone su Donna Rosa e Momi Blu.
Si chiude l'edizione della Salina Sailing Week che ha avuto il più
alto numero di prove corse della sua storia più che decennale.
Basta questo per indicare il successo di questo evento eoliano. Se
poi consideriamo le classifiche cortissime, segnale di un
equilibrio nato dalla sapiente miscellanea di prove sulle boe
sulle boe e regate costiere voluta dall'organizzazione a mare del
VelaClub Palermo, la usuale efficienza del Porto delle Eolie che
ha messo a riparo le imbarcazioni, l'accoglienza di una Isola da
sogno, il sostegno puntuale dell'Amministrazione Comunale di Santa
Marina Salina, l'apprezzata concomitanza di Slow Food, non si può
che parlare della più bella edizione di sempre.