Sono ripartiti tutti gli Autunnali in Sicilia e Calabria con alterne vicende.
A Catania e Vibo non si è regatato nelle prima giornate per condizioni
di vento non favorevoli, a Siracusa tutto regolare con la presenza, ahimè, di pochi
Crociera/Regata, i Minialtura senza alcun intoppo portano a casa tante prove
sia nel Golfo di Palermo che in quello di Gela, a Portorosa si è esordito bene
con tutta la flotta al gran completo, a Palermo onda formata per la regata del
Campionato della Lega Navale e del Canottieri, tutto annullato per condizioni meteo
marine terribili per la “Only Ten” Regatta del Velaclub e del Cus Palermo.
Anche se non si è regatato dappertutto alcune analisi si possono fare. La
flotta di Vibo è numerosa, ma deve crescere ancor tanto. Lo stare forzatamente
fermi li penalizza, restano solo due giornate di gara per quest’anno che sono
sicuramente poche per preparare barche ed equipaggi per le regate nazionali di
primavera.
Catania e Siracusa vivono un periodo di bassi numeri, occorre
programmare per il nuovo anno qualcosa di più interessante per gli armatori
altrimenti si seggono anche i pochi che si danno da fare.
I Minialtura sono
sempre in movimento e si stanno allenando con costanza in vista del Campionato
del Mondo Beneteau 25 che nel 2017 è stato richiesto da disputare in Sicilia.
Proprio stasera i quattro circoli coinvolti, Velaclub, Cus Palermo, Lega Navale
di Sciacca e Lega Navale di Trapani metteranno a punto con i rappresentanti
della Classe le procedure per la formalizzazione ufficiale della candidatura.
Per gli Altura di Palermo le cose vanno abbastanza bene. Il Campionato del Sabato è iniziato regolarmente, ma scorrendo le classifiche si nota una certa
eterogeneità della flotta. Un Platu 25 che lotta contro un Comet 45 forse non è forse produttivo tecnicamente ma sicuramente è
divertente per tutti. Con questo spirito il Campionato del Sabato è efficace perché
mette insieme tante barche che magari, ancora, non riescono per motivi di
equipaggio o per caratteristiche di poter fare tre prove al giorno.
Prove
ripetute erano infatti in programma nella “Only Ten” Regatta del giorno dopo,
ma le condizioni sono state davvero proibitive. Erano comunque tutti in
banchina a preparare al meglio le barche. La formula funziona (tant’è che le
barche in realtà sono più di dieci) e fare regatare solo i Crociera/Regata tra
di loro porterà sicuramente ad una notevole crescita tecnica.
Mettere in moto tutto ciò dopo la pausa estiva non sarà
stato certo facile, ma il più è stato fatto. Ora si può pianificare
immediatamente il futuro. Per Gennaio si stanno progettando due Campionati
Invernali. Uno a Trapani che radunerà le barche di Sciacca, Marsala, Mazara, Castellamare
e Palermo. Sagola, Jules et Jim, Elima, Zenhea Takesha e BlueNose potranno
prepararsi con profitto contro Nike, Niño, Iride, Dieci e Lode, Emy Too e L’Irascibile.
Trapani è una sede oramai storica per le regate, è centrale per tutti e
raggiungibile in un’ora.
L’altro evento è da allestire a Riposto con le barche di Licata, Marina di Ragusa, Siracusa, Catania e Messina. Basterà sfalsare
le Domeniche per permettere allo stesso team di Posaboe e Giudici di essere
presente. Occorrono poche ma buone barche, non più di dieci/dodici per parte, tante prove in
qualsiasi condizione, un team che prepara i campi in poco tempo ed annulla i
tempi morti tra una prova e l’altra.
Intanto si guarda ancor più in là. Dopo la bella esperienza
del Mondiale di Barcellona, credendo sempre che si debba regatare in bei posti
dove potersi fare accompagnare da familiari ed amici, già due gruppi di lavoro,
uno di Palermo ed uno messinese/calabro, stanno provvedendo a charterizzare due
barche per il Mondiale Orc di Copenhagen, dal 15 al 23 Luglio 2016. Il posto è
incantato, tre aeroporti prossimi alla capitale danese sono collegati da Rayanair
e Vueling (se comprato ora, il biglietto andata e ritorno costa l’iperbolica
cifra di 37 euro), ci saranno le oramai solite 100 barche, si imparerà tanto anche
perché occorrerà fare conto anche di maree e correnti.
Se una regata è "only ten" e in realtà sono "più di ten" la formula è farlocca; se poi, nei fatti, gli equipaggi di altissimo livello a causa delle condizioni sono "manco one", c'è da morire dalle risate.
RispondiEliminaL'autore, d'altra parte, si presta bene a comicità spinte e a mediocrità diffuse.