Tutto bello a
Salina. Vento, sole, e tanta vela.
Due prove su bastone
e la circumnavigazione dell’isola sono il bottino della prima
giornata della Salina Sailing Week.
Il predominio nelle
prove a bastone di Forbidden Colours era scontato, ma non ha avuto
vita facile. Anacaona, Bluette, Emile Gallè hanno fatto di tutto per
mettere in difficoltà il Comet 51 di Angelo Mangione, ma sulla barca
catanese non si è sbagliato quasi nulla.
Ben diversa la
situazione che si è venuta a creare nella regata costiera. Finchè
si è proceduto sopravento all’isola, Skin, First 51 di Nanni
Pavia, ha contrastato con successo Forbidden Colours, presentandosi
per primo nella zona più difficile da superare, il Faro di Lingua
esattamente sottovento al Maestrale.
Gli alti coni vulcanici hanno bloccato l’aria e ben ha fatto Engi a fare un giro larghissimo portandosi a ridosso di Lipari. Intanto la flotta, terminata l’inerzia, si compattava e si bloccava a ridosso del faro. Situazione irreale: Salvatore Maggiulli navigava sereno con il Maestrale che riprendeva vigore mentre la flotta compatta era ferma al faro come se fosse una partenza verso una linea di arrivo vicina, ma al momento irrangiungibile.
Gli alti coni vulcanici hanno bloccato l’aria e ben ha fatto Engi a fare un giro larghissimo portandosi a ridosso di Lipari. Intanto la flotta, terminata l’inerzia, si compattava e si bloccava a ridosso del faro. Situazione irreale: Salvatore Maggiulli navigava sereno con il Maestrale che riprendeva vigore mentre la flotta compatta era ferma al faro come se fosse una partenza verso una linea di arrivo vicina, ma al momento irrangiungibile.
Engi taglia il
traguardo e la flotta comincia a rimuoversi lentamente. Sarà Profilo
2.0 la prima barca a ridosso del leader, ma il computer premierà le
“piccole” Standbyme, Mizar e Baronesa, posizionandole
immediatamente dietro al vincitore.
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